In radio passa un vecchio brano di Luciano Ligabue, Il giorno dei giorni. Questa canzone passata per caso in questa settimana particolare mi ha fatto pensare alle donne che hanno segnato la mia vita, dal punto di vista musicale. Quindi iniziamo con questa mini lista personale sulle donne che mi hanno influenzato.
1. Beyoncé
Queen B, meglio nota come Beyoncé, è stata una delle prime cantanti nere a cui mi sono avvicinato. Le sue canzoni alternano puro ritmo, come Single Ladies, a ballade pop, in cui vengono analizzate determinate questioni come in If I were a boy. Sono entrambi brani di I am Sasha Fierce, album che le ha permesso di vincere sei grammy. L’artista texana ha iniziato a far parlare di sé grazie al gruppo Destiny’s Child, con il quale ha sfornato hit mondiali come Survivor o Say my name.
Ho sempre apprezzato di lei il fatto di cambiare e di evolversi senza mai snaturarsi. A livello musicale è passata da un soul Rnb al vero e proprio pop. In aggiunta ha approfittato della popolarità che stava pian piano raggiungendo per parlare di problemi che affliggono la comunità nera americana: Black is King, ultima opera, ne è la prova. Niente da dire, Beyoncé l’ho sempre apprezzata perché anche nei suoi momenti cupi ha cercato di trovare la forza di andare avanti.
2.Jorja Smith
Se Beyoncé è la prima artista nera a cui mi sono avvicinato, Jorja Smith è una delle ultime. Non la conoscono in molti, ma è una ragazza molto dotata che ha una voce strabiliante. Passa dal rap a versi soul, di pregevole fattura, nella stessa canzone. Mi ricorda i lounge bar che frequentavo pre-pandemia. Sono le artiste di cui senti parlare per caso, messe in playlist di sconosciuti e che piano piano ti entrano nel cuore. All’attivo ha un solo album, ma numerose collaborazioni. Pandemia passa presto che voglio andare a un suo concerto!
3. Carmen Consoli
Ma torniamo alla mia adolescenza. Un’artista che mi ha segnato è sicuramente Carmen Consoli. Voce particolare, testi mai banali e tante discussioni con i miei coetanei. All’inizio devo dire che cercavo di imitarla, soprattutto nella canzone storica Parole di Burro, ma con il passare del tempo ho iniziato a interiorizzare i suoi testi e apprezzarne la cura. Devo ringraziare Carmen Consoli per aver fatto nascere in me il gusto per la discussione musicale.
4. Billie Eilish
Un’altra donna che mi affascina per il suo modo di affrontare la vita è Billie Eilish. Una ragazza giovane che non ha paura di affrontare temi personali e di difficile interpretazione. Video e canzoni ci hanno fatto innamorare di lei perché la sua voce così dolce ci regala una schiettezza disarmante. Argomenti come il body shaming o l’accettazione di sé in una chiave trap pop. Le giovani generazioni hanno una nuova pop star che ha molto da dire e soprattutto da raccontare.
Traccia Bonus: Se acabaron las lágrimas
Infine vi regalo una perla di canzone, Se acabaron las lágrimas. La canzone di Huecco con Hanna è un mio caro ricordo dell’Erasmus – ahimè troppo lontano. È un connubio di forze, la voce maschile senza quella femminile fa perdere l’essenza del singolo così come nella vita reale: ogni voce conta. Questo brano mi ricorda Cadice, la mia casa davanti all’oceano e le discussioni di genere con la mia coinquilina. “L’unica rivoluzione possibile è quella femminile!” si leggeva in un poster dentro casa, ma a parer mio ogni rivoluzione conta. Le rivoluzioni sono utili per far cambiare il pensiero all’intera popolazione e spero che ogni rivoluzione possa farlo in modo costruttivo.
In Tha Cameretta la playlist che ti aspetta!!
Articolo di Samuel Uzoma