Tutti ricorderanno il Caso Biondo, il ragazzo siciliano di trent’anni trovato senza vita a Madrid, nell’appartamento in cui viveva con sua moglie Raquel Sanchez Silva. Sono passati 7 anni dal 30 maggio 2013 ed il caso, secondo la famiglia Biondo, non può e non deve essere archiviato come suicidio.
Lo scorso ottobre, il noto programma Le Iene ha dedicato un’intera puntata alla storia di Mario Biondo, con l’aiuto della testimonianza di Santina (la madre), Pippo (il padre) e l’avvocato Carmelita Morreale.
A Distanza di un mese dalla puntata andata in onda lo scorso 4 ottobre, Raquel Sanchez Silva denuncia la famiglia Biondo e il gruppo Mediaset. L’accusa è di aver intrapreso “un’autentica campagna di molestie attraverso i social”. La donna sostiene di essere vittima di infondate accuse circa comportamenti volti a nascondere prove determinanti sulla vicenda.
La puntata speciale, infatti, si propone di esaminare e verificare le testimonianze di ogni personaggio coinvolto, a partire da quelle della moglie della vittima che, sembrerebbero vacillare. Oltre alla Sanchez Silva, si trova in una posizione scomoda anche Josè Abeza Rojo, il medico legale di Madrid che avrebbe svolto un lavoro tutt’altro che accorto come si sente in un video mandato in onda nel servizio delle Iene, in cui dice:
Le foto sono state fatte dopo la rimozione del corpo.

Nello Speciale dedicato al caso Biondo…
Il giornalista Cristiano Pasca, ripercorrendo i momenti salienti della vicenda, mette in evidenza alcuni particolari che non rendono fattibile l’ipotesi di suicidio:
- La posizione del corpo del sig. Biondo al momento del ritrovamento e l’ordine degli oggetti sulla libreria.
- Le ferite riportate sul collo e dietro la nuca, di cui solo una è riconducibile al foulard con cui il cameraman si sarebbe tolto la vita.
- Gli errori grossolani riportati sul referto dell’autopsia spagnola.
- La rassegnazione della moglie di Mario Biondo all’archiviazione del caso come suicidio.
In sintesi, secondo i suoi familiari e i legali, quello di Biondo non sarebbe un suicidio, bensì un omicidio con depistaggio. Parte da questa ipotesi l’inchiesta delle Iene, e si conclude con l’udienza del 2 ottobre 2020. Attendiamo ora la sentenza definitiva che deciderà se il caso sarà archiviato anche in Italia.
Articolo di Martina Vuoto