L’Italia ha da poco diminuito l’iva sugli assorbenti dal 22 al 5%, ma solo per quelli biodegradabili, spesso introvabili nei supermercati. Quali sono le alternative?
Di tassazione degli assorbenti in Italia se ne parlava già da un po’, ma alle dichiarazioni non facevano seguito azioni concrete. Poi è successo un fatto che ha riportato luce sull’argomento: lo scorso novembre il governo di Berlino ha annunciato che, dal primo gennaio 2020, in Germania i prodotti per le mestruazioni non sarebbero più stati considerati beni “di lusso”, ma beni “necessari”. Chi ha dato il via a questo storico cambiamento? Una start-up tedesca, The Female Company, che ha avuto un’idea davvero geniale: ha creato “The Tampon Book“, che contiene al suo interno 15 assorbenti.
Vi starete chiedendo che cosa ci sia di tanto rivoluzionario. Ebbene, in Germania i libri sono tassati al 7%, mentre l’Iva sugli assorbenti è ferma da anni al 19%. Una bella differenza, insomma. Grazie a questo libro e alle petizioni contro la Tampon Tax mosse del movimento femminista, il taglio dell’Iva sui prodotti per l’igiene intima femminile è finalmente entrato a far parte della legge tributaria tedesca.
Nel frattempo, in Italia
Alcune settimane fa, l’emendamento presentato in Parlamento da Laura Boldrini per ridurre l’Iva sugli assorbenti — al 22% in Italia — è stato riammesso all’esame della Commissione Finanze della Camera. La proposta è stata approvata, ma riguarda solamente gli assorbenti biodegradabili. Il problema però persiste: spesso questi prodotti specifici non si trovano nei supermercati e hanno un prezzo abbastanza alto anche con l’Iva al ribasso. Costando mediamente di più rispetto agli assorbenti tradizionali, non c’è convenienza per molte donne nel comprare quelli biodegradabili, che rimangono sugli scaffali.
La Tampon Tax in Europa
Il Parlamento Europeo è stato il primo a muoversi in favore di questa battaglia, chiedendo agli Stati membri di esentare dall’Iva gli assorbenti. L’Irlanda ha già abolito l’imposta sugli assorbenti e le Isole Canarie hanno introdotto l’esenzione fiscale sugli stessi lo scorso gennaio. Nel resto della Spagna, questi prodotti — che sono ancora soggetti a una tassa del 10% — passeranno al 4% dall’anno prossimo. Anche la Francia si è mobilitata: nonostante il prezzo sia ancora abbastanza alto, la tassa sugli assorbenti è passata dal 20 al 5,5% nel 2015. Il paese con la tampon Tax più elevata è l’Ungheria, dove l’imposta arriva al 27%. In Scozia, invece, gli assorbenti vengono distribuiti gratuitamente nelle scuole e nelle università.
La sensazione è che l’Italia sia tra i paesi che sono rimasti più indietro e che questo “sblocco” dell’Iva sugli assorbenti non sia una reale vittoria, ma una sorta di contentino. La tassazione o si abbassa su tutti gli assorbenti o su nessuno, secondo l’opinione popolare femminile.
I politici parlano di “una scelta green, per aiutare le donne e il pianeta“, ma secondo il Fatto Quotidiano l’unico produttore italiano sarebbe Sanicot e non è chiaro se gli assorbenti di questa marca vadano buttati nell’umido o nell’indifferenziato. In realtà, ci sono anche gli assorbenti della linea Vivi Verde Coop e in qualche negozio di prodotti dell’igiene per la persona è possibile trovare anche altre marche.
Altra opzione sarebbe quella di affidarsi agli acquisti online. Su alcuni siti ci sono altri marchi, come Organyc e Masmi, ma rimane comunque il problema del costo più alto rispetto ai normali assorbenti.
Alternative ecologiche
Un’alternativa per sfuggire a quello che a tutti gli effetti è un salasso mensile potrebbe essere interessarsi a prodotti durevoli e soprattutto green. Del resto, una donna affronta mediamente 500 cicli mestruali, consumando almeno 6000 assorbenti nella sua vita. Vale la pena di provare a ridurre il proprio impatto, per il portafoglio e per il nostro pianeta.
In questi ultimi anni la coppetta mestruale ha avuto grande eco tra donne di ogni età, e ci sono tantissimi modelli adatti ad ogni donna. La coppetta — che ormai si trova in ogni farmacia, online e in moltissimi supermercati — ha diversi benefici: è anallergica, facilmente lavabile, ecologica e può durare fino a 10 anni, permettendo dunque un risparmio notevole. Su internet è possibile trovarla nelle forme più svariate, adatte ai bisogni e alle diversità di ogni donna.
Per le donne che invece non amano i prodotti a uso interno, ci sono gli assorbenti lavabili. Sono facili da lavare e hanno un’ottima tenuta, che arriva fino a 7 ore. Seguendo correttamente le istruzioni di lavaggio e asciugatura, durano fino a 5 anni. Alcune persone hanno affermato che dopo aver iniziato a utilizzare questi assorbenti hanno notato una riduzione dei giorni di flusso. Non c’è una vera e propria spiegazione al fenomeno per ora, ma si desume che ciò avvenga perché — al contrario dei normali assorbenti — questi non contengono fragranze e altre sostanze chimiche o tossine, che potrebbero influire sulla durata della mestruazione. Per saperne di più, vi consiglio questo video.
Se invece voleste optare per un acquisto equo e solidale, allora i reusable pads di Eco-Femme potrebbero fare al caso vostro. Questi assorbenti sono realizzati da una cooperativa di donne indiane e con poco meno di 2 euro potrete prendere anche un pacchetto di assorbenti lavabili destinati a una ragazza che non può permetterseli. Gli assorbenti di Eco-Femme sono difficili da lavare a mano, però, quindi è preferibile il lavaggio in lavatrice.
C’è poi una terza opzione, quella di combinare queste alternative con assorbenti usa e getta. Molte donne preferiscono usare coppette e assorbenti lavabili quando sono in casa, e quelli usa e getta al lavoro o quando sono in viaggio per ragioni di comodità. Sarà comunque un grande risparmio alla fine dell’anno, quindi pensateci su. Se volete scoprire qualcosa di più, non vi resta che avventurarvi su youtube, dove ci sono tantissimi video di recensioni di questi prodotti.
Queste sono scelte life-changing di cui si parla poco, e a cui spesso non si pensa nemmeno. Eppure, una volta fatto lo switch, tornare indietro è quasi impossibile. E voi? Inizierete la rivoluzione?