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15 Novembre 2019 / Editoriale

Salvini, Piazza Maggiore e Bonaccini: tre rette parallele

Mentre Bonaccini si chiude negli studi di La7, Salvini gioca il tutto per tutto

“All’alba vincerò, vincerò, vincerò!”. Il Nessun Dorma di Puccini riassume al meglio quanto accaduto ieri, giovedì 14 novembre, al PalaDozza di Bologna. Sia perché è la canzone che da qualche anno a questa parte preannuncia l’arrivo di Matteo Salvini sul palco di un comizio, sia perché, ovviamente, è il riassunto della serata bolognese, creata per lanciare la candidatura di Lucia Borgonzoni a presidente della Regione.

Salvini dà un’immagine un po’ inconsueta del suo partito: è chiuso in un palazzetto sportivo, come in un evento politico americano, e non è all’aperto, in piazza, come tante volte ci ha abituato. Una caratteristica che la Lega non si era concessa né alla vigilia delle Europee del 26 maggio, e nemmeno per le Politiche del 4 marzo 2018. Ciò significa solo una cosa: in Emilia-Romagna Salvini gioca tutto, forse anche le sorti del governo nazionale, e rischia di riscrivere la storia d’Italia.

 

Matteo Salvini e Lucia Borgognoni ieri sera al Paladozza di Bologna / fonte: Il Resto del Carlino /

 

La contromanifestazione in Piazza Maggiore

Questo accadeva dentro il PalaDozza. Fuori, in Piazza Maggiore, si faceva un altro tipo di storia: una marea di persone si è radunata nel centro della città al grido di “Bologna non si Lega”. Anche qui, i motivi della manifestazione sono molto chiari: il centrodestra non deve conquistare la Regione, costi quel che costi. Ma la vera notizia è un’altra: mentre siamo ormai abituati ad assistere a contromanifestazioni in occasione dei comizi di Salvini, mai si è vista una quantità tale di persone in piazza. Mai, negli ultimi anni e alle porte di un’elezione regionale, così tante persone si sono radunate in piazza per la politica. Per la politica, appunto, e non semplicemente contro qualcuno.

 

La contromanifestazione tenutasi in contemporanea in Piazza Maggiore
/ fonte: Agi /

 

Se una persona ama la politica, non può infatti rimanere indifferente di fronte a un tale spettacolo, un tipo di evento a cui i cresciuti durante la Seconda Repubblica non sono minimamente abituati. Di fatto, ci è voluta la Lega di Matteo Salvini per far riscoprire questa passione verso il confronto e l’opposizione. E chissà che ora qualcuno non riesca a tramutare questo embrionale interesse in un reale dibattito costruttivo, che da troppo tempo manca in Italia. E quale terra migliore per realizzare questo obiettivo se non l’Emilia-Romagna, perfetto sinonimo della parola “politica”?

 

Stefano Bonaccini ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita
/ fonte: La7 /

 

E Bonaccini?

Lucia Borgonzoni dentro il palazzetto, una fiumana di gente in Piazza Maggiore, e Stefano Bonaccini, allora, dov’era? Il governatore uscente e candidato del centrosinistra ha passato la serata a Piazzapulita, su La7, inanellando l’ennesima presenza televisiva nel giro di pochi giorni. È come se il Pd fosse sempre un passo più “al chiuso” della Lega: quando Salvini è in piazza, il Pd è nei teatri; quando Salvini è nei teatri, il Pd è in televisione; quando Salvini è in televisione, il Pd è a casa. Ancora una volta, quindi, un esponente del centrosinistra si è fatto trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato, perché anche se Piazzapulita avrà fatto più ascolti dell’evento al PalaDozza, oggi e nei prossimi giorni si parlerà soltanto di Salvini nel palazzetto e della contromanifestazione in piazza. Nettamente, a settantadue giorni dal voto, possiamo dirlo: uno a zero per la Lega, palla al centro.

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