Lo scorso 20 marzo Nursultan Nazarbaev ha terminato il suo lungo mandato da presidente del Kazakistan, cedendo il testimone a Kassym-Jomart Tokayev. Il dimissionario Nazarbaev, 78 anni, era il capo di Stato del paese sin dalla disgregazione dell’URSS e molte sono le anomalie dietro la sua figura, innanzitutto quella di essere considerata come una figura autoritaria. Non si conoscono con precisione le cause delle sue dimissioni, ma resterà comunque leader del partito Nur Otan.
La capitale del Kazakistan, Astana, col nuovo presidente, cambierà nome, divenendo Nursultan. Astana sostituì, nel 1997, la vecchia capitale Almaty, ma questo nome lo prese solo nel 1998: nei primi anni kazaki di indipendenza, infatti la vecchia Astana si chiamava Akmola.

Una veduta di Astana, capitale del Kazakistan
Nomi di capitali
Quali sono le capitali del mondo che possiedono il nome di una personalità del passato? Questa pratica era comune durante l’epoca del colonialismo. La più nota è senz’altro Washington DC (District of Columbia), negli Stati Uniti, dal nome del presidente George Washington. Quest’ultimo scelse il punto dove costruire la città, futura capitale, nel 1790, lungo il fiume Potomac.
Se si guarda al Sudamerica, invece, la Guyana ha per capitale Georgetown. La città prende il nome da re Giorgio III, in carica a Londra durante l’epoca napoleonica. Spostandoci verso l’Africa, invece, il Congo (da non confondere con la Repubblica Democratica del Congo) ha una capitale dal nome tutto particolare: Brazzaville. Letteralmente, il nome viene tradotto come “città di Brazza”, grazie all’italiano naturalizzato francese Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore in Africa, che nel 1880 fondò la città. Più a oriente, nel mezzo dell’oceano indiano, Port Louis, nell’arcipelago di Mauritius, prende il nome da Luigi XV di Francia, morto nel 1774. Ai classici nomi dei re, dunque, si affiancano anche quelli di altre influenti personalità: è il caso dell’estesa e misteriosa Papua Nuova Guinea.
Da sempre oggetto di studio di numerosi antropologi, grazie anche alla sua eterogeneità, culturale e tribale, nelle dispersive foreste degli altipiani interni, è la capitale della Papua Nuova Guinea, Port Moresby. Il suo nome proviene dal britannico John Moresby, che esplorò nell’800 la costa sud del territorio. Ma non è finita qui. Se si guarda agli ex dominions bianchi inglesi, Wellington, in Nuova Zelanda, è dedicata al duca di Wellington, colui che sconfisse definitivamente Napoleone nella battaglia di Waterloo.

Vista su Port Moresby
Non considerando le capitali, invece, ma le due metropoli australiane più importanti della nazione, Melbourne e Sydney, si scopre che la prima deriva da William Lamb, visconte di Melbourne, primo ministro britannico tra il 1835 e il 1841. La seconda, invece, da un tale Thomas Townshend, alias Lord Sydney, che per primo diede l’autorizzazione alla costruzione di un carcere britannico, fondato da Arthur Phillip nel 1788. L’Australia, infatti, fu avvistata per la prima volta nel 1770 dal navigatore James Cook e la sua storia inizierà proprio dalla futura Sydney in quello che, alla fine del ‘700, era un piccolo villaggio di appena 2500 anime.
Quando la scelta della capitale diventa una disputa…
L’Australia presenta un caso quasi unico: la sua capitale, che a molti può sembrare una domanda trabocchetto, non è Sydney, ma Canberra. Si tratta di una città, situata nell’entroterra a ridosso delle Alpi australiane, nel sud-est del paese, frutto di un compromesso. Il campanilismo di Melbourne e Sydney, a lungo in forte disputa per acquisire il titolo ufficiale di capitale dell’Australia, portò alla decisione nel 1913 di realizzare una nuova città, che prenderà il nome di Canberra e il cui governo si insedierà, ufficialmente, nel 1927.
Una nuovo e moderno centro urbano, dunque, che potesse divenire più facilmente raggiungibile per entrambe le metropoli australiane: fu scelto, non a caso, un terreno a metà strada tra le due. Oggi la capitale conta circa 400 mila abitanti sui 25 milioni presenti in Australia.
Un altro caso, molto simile a quello australiano, è il Brasile. Ben più popoloso, fino al 1960 la capitale era Rio de Janeiro. Giocava, sì, il fattore rivalità con San Paolo, ma il motivo principale per cui Brasilia venne costruita fu quello di garantire maggiore prosperità e sviluppo ad un’area, quella del Brasile centrale, ben più arretrata rispetto alla costa; soprattutto per gli ovvi motivi logistici. Fu costruita nel 1956 e inaugurata nel 1960. Ad oggi conta quasi 3 milioni di abitanti.
Capitali giovani in paesi vecchi
Due casi sono interessanti da notare: l’India e lo Sri Lanka. L’India ha la sede governativa a Nuova Delhi, una città costruita a fianco della ben più storica Delhi. Mentre la seconda è una città che lega principalmente la sua storia politica al popolo musulmano, giunto in India soprattutto dalla valle di Fergana, nell’attuale Uzbekistan, verso la fine del Medioevo;
La prima, adiacente a Delhi, è sostanzialmente la città nuova, che si differenzia dalla vecchia Delhi già citata, voluta dagli inglesi all’inizio del XX secolo come il punto tra i più centrali di un impero, quello del subcontinente indiano, che collegasse meglio tutti gli altri centri urbani del nord, dove maggiormente si concentravano gli interessi economici e finanziari, come Calcutta, Amritsar, Agra e Jaipur.
Per concludere, in Sri Lanka ci sono due centri, distanti solo 10 chilometri l’uno dall’altro, dove si concentra il potere dello Stato: Colombo e Sri Jayawardenapura Kótte. La prima è la capitale commerciale, la seconda amministrativa: è un caso raro, forse unico al mondo, di mettere la sede governativa in un piccolo sobborgo della più grande città del paese. La seconda, zona tra le più industrializzate dell’intero paese, fu inaugurata capitale nel 1982, eppure, probabilmente per vicinanza, ci sono molti atlanti che indicano la capitale semplicemente come Colombo.

La sede del Parlamento Sri Jayawardenapura Kótte
Un altro caso di più capitali in un unico paese, è quello del Sudafrica: Pretoria è quella dalla sede governativa e amministrativa; Bloemfontein quella giudiziaria; Città del Capo, infine, quella legislativa.
Capitali omonime del paese
Quante sono le omonimie tra capitale e nazione? Solitamente, ciò appartiene ai micro-stati. In Europa ci sono San Marino, Lussemburgo, Monaco, Andorra La Vella (La Vecchia, in catalano) e per distinguere la città dalla nazione, è d’uso indicarne il nome antecedendo “Città di…”; in Africa, Gibuti e Sao Tomé e Principe (con capitale Sao Tomé); in Asia, spicca il Kuwait; in America Latina El Salvador con capitale San Salvador e in Africa settentrionale Tunisia, con Tunisi e Algeria, con Algeri. Alcune non sono proprio uguali, ma sono facili da ricordare.
Ci sono, in conclusione, invece capitali costruite su un’isola, distanti quindi dalla terraferma? Sì, è il caso della piccola Guinea Equatoriale, ex colonia spagnola. La sua capitale, Malabo, è situata sull’isola di Bioko, nonostante la grandissima parte di superficie del paese si trovi nell’Africa continentale.