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25 Gennaio 2019 / Uncategorized

Da Adrian a Lino Banfi. Le Schegge di gennaio 2019

Come ogni anno non si scappa. Dopo dicembre viene implacabile gennaio. È il mese in cui si devono fare i duri conti con le quantità di cibo ingerite sotto le feste e in cui i regali vengono buttati, scambiati o restituiti. È il mese in cui si fanno più propositi e in cui più propositi vengono infranti. “A gennaio l’Epifania tutte le feste le porta via” e sapete cosa porta? Esami. E non solo, anche notizie!

Facciamo assieme un piccolo bilancio di questo primo mese del 2019. Che tra Blue Monday e giorni della merla segnati da nevicate in tutta Italia non ci ha fatti certo dormire sonni tranquilli.

Hanno annunciato che il 14 aprile uscirà l’ultima stagione di Game of Thrones. E Barbara d’Urso ha ripreso in mano il camice per vestire i panni della dottoressa Giò. Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia e messo in carcere in Italia, e un uovo fotografato su sfondo bianco ha battutto il selfie di Kyle Jenner che aveva il primato per maggior numero di like su Instagram.

Il Parlamento britannico ha rigettato a larghissima maggioranza l’accordo per la Brexit, attendiamo la prossima mossa della May. A Catania un ragazzo ha fatto la proposta di matrimonio alla sua fidanzata in aeroporto e lei è scappata. Non dimentichiamoci del Government Shutdown negli USA che è terminato dopo 36 giorni. Tranquilli però, Trump non ha lasciato senza cibo la squadra dei Clemson Tigers. Solo che invece di mettere su l’acqua per la pasta ha ordinato più di 1000 “hambeders”, come ha twittato.

E mentre in Venezuela c’è stato un colpo di stato contro Maduro, in Italia dal 21 gennaio è andata in onda su Canale 5 la serie tv “Adrian“, che ha creato controversie-e parecchi meme-sin dal primo episodio. Adriano Celentano si è autoeletto supereroe col nome di Volpe in una via Gluck del 2068 in cui domina la Mafia International, il tutto condito con grafiche al limite del guardabile. Per dare un’idea della qualità del prodotto, nel secondo episodio Volpe salva, ballando, due ragazze da uno stupro di gruppo. Tralasciando la palese scopiazzatura di una scena di V per Vendetta, la versione cartoon di Celentano accompagnando le ragazze al taxi dice loro: “Se aveste bevuto qualche bicchiere in meno avreste evitato sgradevoli approcci“.

Berlusconi si candiderà alle europee. Alessandro Di Battista e Giorgia Meloni quasi in contemporanea su reti diverse hanno stracciato franchi CFA (nulla a che vedere coi CFU) per esprimere il loro sdegno contro il neocolonialismo. Francia e Germania hanno firmato il trattato di Aquisgrana, e Lino Banfi ci rappresenterà con un sorriso nella commissione italiana per l’Unesco. Laurea o meno non c’è da commentare.

A confermare le teorie sul fatto che gennaio sia il lunedì dei mesi dell’anno ce lo dicono questi numeri: 117, 53, 550. Non sono le misure necessarie per creare un vestito per Lady Gaga, nominata agli Oscar 2019, ma il numero di morti a largo della Libia nel naufragio accaduto tra il 18 e il 19 gennaio, assieme ai 53 annega  ti tra Marocco e Spagna. Il numero più grande si riferisce alle persone che vivevano nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Castelnuovo, smantellato in 24 ore come conseguenza del Decreto di Sicurezza. I 47 migranti rimasti sulla nave della Sea Watch dopo giorni in mare potranno sbarcare.

Siamo solo a gennaio. Questo 2019 non s’ha da fare.

Articolo di Sonia Curzel

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Riguardo Sonia Curzel

Sono l’unica trentina nella mia classe di Mass Media e Politica. Mi piacciono gli attori inglesi, l’Earl Grey e le cause perse. Guardo tante (troppe) serie tv, e per sentirmi meno in colpa ne scrivo e ne parlo in radio. Mi piacciono le lingue e giocare con le parole, amo l’Unione Europea e il teatro. Credo che i meme siano una forma d’arte e che le olive all’ascolana dovrebbero essere patrimonio dell’umanità.

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