…pensavo: ora dimmi innamorato come sei riuscito ad andare avanti, come hai tentato di mantenere le promesse che le hai fatto, e se l’hai fatto, come ti trovi?
“13 ottobre 1965
Ci ho provato, sai, a fare come mi hai detto tu. Ho provato ad andare avanti, ad abbandonare ogni piccola speranza di condividere la mia vita con te. Ho provato a mettermi in gioco, a darmi la possibilità di essere capito da un’altra donna, a non mettere fine ad ogni possibile nuovo inizio. Ho provato a non pensarti mentre sfioravo la mano di un’altra, a non ricollegare ogni mio gesto a te. Ho tentato di innamorarmi di nuovi dettagli, di nuove sensazioni, di lasciarmi trasportare da nuove fantasie.
Sì, cara, ci ho provato davvero. Ma non ci sono riuscito.
Ho capito, però, da dove ripartire. Voglio capire chi sono, voglio capire quel che valgo, devo avere la presunzione di dire che hai avuto la possibilità di avermi ma non l’hai sfruttata.
Sei sicura di poter trovare qualcuno in grado di farti provare la emozioni che potrei farti provare io?
Sei sicura di poterti sentir dire i discorsi che so fare io?
Ecco, sono passato e non mi hai preso. Come quei treni che lasci andare ma che rimpiangerai per sempre. Magari un giorno te ne pentirai ma quando lo farai quel treno sarà già arrivato a destinazione con quei passeggeri che hanno deciso di non perderlo. Voglio pensare che quel treno sarà colmo delle persone che avranno avuto la pazienza di affrontare ogni tappa di un difficile percorso.
Hai deciso di perderlo quel treno? Le porte, come sai, sono ancora aperte, ma piano piano si stanno chiudendo fino a che non riuscirai più a trovare spazio. Ma quel posto ti aspetta. Aspetta te. Non perderlo e non perdermi.
Il tuo innamorato cronico”
Per la prima volta leggo tra le righe di questa lettera, la volontà dell’innamorato di andare avanti, di vincere la sua personale partita contro la malinconia e la nostalgia. Sono sicuro che su quel treno saliranno solo coloro che ti capiranno, solo coloro che avranno toccato le tue corde più delicate e sensibili e che avranno avuto la pazienza di cercarti e aspettarti.
Chi rifiuta le chiavi di te, per superficialità o per vigliaccheria, probabilmente non se le merita.
Aspettiamolo quel passeggero che non avrà paura di salire a bordo.
Leggi le puntate precedenti dell’innamorato cronico:
pt.1: http://www.scheggemag.it/2018/11/12/pensieri-di-un-innamorato-cronico/
pt. 2: http://www.scheggemag.it/2018/12/14/pensieri-di-un-innamorato-cronico-pt-2/