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23 Ottobre 2018 / Editoriale

Togliete le scarpe (e il vino) a Ciocca

di Federico Gonzato

C’è una cosa di cui bisogna dare atto all’allegra combriccola gialloverde. Ovvero, il fatto di applicare alla grande la regola per cui le personalità migliori vanno esportate al di fuori dei confini nazionali. Il tutto, con uno spiccato gusto per il ridicolo.

Riassuntone per capire cosa è accaduto al Parlamento europeo. Oggi, innanzitutto, è arrivata la bocciatura (annunciata) della manovra economica del Governo italiano da parte della Commissione Europea. Ad annunciarlo, in conferenza stampa, è stato il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici. Tradotto: le cose non vanno alla grande.

A questo punto, un uomo qualunque si domanderebbe: “Ma ora, come risponderà il nostro governo? A chi darà la parola per controbattere all’affronto europeo? Quali contromisure metteranno in campo i nostri validi rappresentanti a Bruxelles?”.

Risposta: una bella scarpa. Eh sì, proprio una scarpa. Il primo, infatti, a rispondere alla bocciatura della manovra è stato l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca che, al suo paese natale, San Genesio ed Uniti (in provincia di Pavia), è definito il “Brad Pitt leghista” (alla faccia!). Il Ciocca, dopo la fine della conferenza stampa di Moscovici, preso da ira funesta, ha deciso di reagire con il giusto piglio di fronte all’ennesima provocazione eurocratica. Le opzioni per il nostro fantasista erano tre: una replica verbale fondata su di un articolato ragionamento (ipotesi scartata a priori: non sia mai che si facciano sforzi mentali); un rutto (reazione ormai classica e troppo prevedibile); una bella scarpa, di quelle lucide, con la suola sporca da rispolverare.

Ebbene, il nostro eroe opta per la soluzione più avveduta, ovvero la scarpa. E quindi, sprezzante della paura e di ogni remore, il 43enne lombardo si leva la calzatura e, brandendola, ne pulisce per bene la suola, utilizzando le carte del rapporto sulla nostra manovra.

Compiuto l’eroico gesto, neanche fa in tempo a rimettersi la calzatura che, come fanno i bimbi, si catapulta su tutti i canali social per raccontare agli amici la marachella combinata.

E quindi applausi scroscianti dalla curva. Immaginiamo già la reazione della Commissione Europea, sicuramente tramortita dall’impavido atto. La Commissione potrebbe optare per una risposta in “stile Walter Zenga”, ovvero: “Che paura che mi fa Ciocca, che paura!”. Conte, dal canto suo, ha detto:

“Valuteremo nel merito le osservazioni della Commissione, pronti a proseguire nelle prossime settimane un confronto franco e diretto”.

Ecco, il leghista Ciocca l’ha preso alla lettera: franco è stato franco, diretto pure. Ma la cosa che fa più ridere della vicenda è forse un’altra. Ciocca è nel gruppo di quelli che al Parlamento lamentano il presunto alcolismo di Junker. Bene, col senno di poi, non sappiamo se Ciocca sia tanto più sobrio. Togliete il vino pure a Ciocca dunque. Ma soprattutto le scarpe.

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Riguardo Federico Gonzato

23 anni, veronese (fieramente) di campagna, una laurea in Scienze Politiche in quel di Padova. Alle medie ero una schiappa a scrivere, poi mi hanno menato (grammaticalmente) ed eccomi qua. Ho iniziato a dedicarmi al giornalismo 4 anni fa e sono passato per diverse testate online. Attualmente collaboro con Termometro Politico e Schegge, di cui sono diventato caporedattore nel settembre 2018. Faccio meme, amo la Pallavolo, non disdegno il Calcio, ovvero Sergio Pellissier. Produttore di meme per passione.

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