Dopo la vittoria, a fatica, del Torino sul Frosinone per 3 a 2, in un emozionante match che ha visto avanti il Toro per 2 a 0, con le reti di Rincón e Baselli, per poi farsi raggiungere sul 2 a 2 dalla squadra ciociara (con goal di Goldaniga e un gran stacco di testa di Ciano) e, infine, chiuderla Berenguer con un gran tiro dalla distanza, ritorna la Serie A TIM, col programma delle partite, tra probabili formazioni e curiosità.
Udinese-Juventus
Da vent’anni a questa parte, l’Udinese è una squadra irremovibile dalla Serie A: non sarebbe immaginabile un campionato di Serie A senza l’Udinese. Anche per questo, ormai, Udinese-Juventus è uno degli appuntamenti fissi del campionato italiano. Una sfida dal “doppio derby”: non quello geografico, data la posizione completamente diversa delle due sedi, Torino da una parte e Udine dall’altra, ma quello dei colori bianconeri e quello dello stadio di proprietà, i due gioielli Allianz Stadium di Torino e Dacia Arena di Udine, tra i pochi stadi di recente ristrutturazione, non comunali, presenti attualmente in Italia.
La Juventus va a caccia dell’ottava vittoria di fila in campionato e l’undicesima totale, considerando le gare in Champions League contro Valencia prima e Young Boys poi. Cristiano Ronaldo ha mostrato di essere l’uomo in più, non segna la media di un goal a partita (considerando le 7 partite di campionato fin qui giocate e le 3 reti realizzate) ma è una forza in più, davvero devastante, del reparto offensivo juventino.
Ne è la prova l’assist per Mandzukic nella scorsa partita contro il Napoli, nell’azione che è valsa il pareggio per la Juventus: tocco dalla fascia, finta e cross morbido in mezzo. O, ancora, l’azione del goal del vantaggio partito tutto da un palo colpito dalla distanza da Cristiano Ronaldo. Tutto perfetto, come tale è stata la rimonta contro il Napoli, nel primo vero e proprio scontro diretto vinto.
La Juventus si trova a +6 attualmente dalla seconda classificata e ha un motivo in più per mantenersi tranquilla e preservare il primo posto.
L’Udinese, invece, cercherà l’impresa di fermare la Juventus per smuovere una posizione in classifica ancora incerta: le due uniche vittorie, finora, contro Chievo e Sampdoria, devono ancora assegnare una maggiore continuità attraverso i risultati utili alla squadra friulana, il cui obiettivo, comunque, sarà quello di giungere quanto prima ad una salvezza il più possibile tranquilla.
Ripercorriamo, assieme, un famoso Udinese-Juventus del passato: un ricordo dolce per un tifoso bianconero, amaro, invece, per un supporter nerazzurro.
Quel 5 maggio 2002, infatti, mentre l’Inter di Héctor Cúper perse il match per 4 a 2 a Roma contro la Lazio, dovendo dire addio, di fatto, allo Scudetto (sarebbe bastata una vittoria per i nerazzurri), la Juventus, allora allenata da Marcello Lippi, chiuse velocemente la pratica nel primo quarto d’ora, proprio allo stadio Friuli di Udine:
Napoli-Sassuolo
Il Napoli, per riscattare la sconfitta subita a Torino contro la Juventus, proverà a a cercare i 3 punti in quella che, almeno sulla carta, dovrebbe essere una partita facilmente alla portata dei partenopei. La squadra di Ancelotti deve trovare quella continuità che manca, soprattutto guardando alla sconfitta, pesante, rimediata contro la Sampdoria a Genova per 3 a 0 lo scorso 2 settembre. La vittoria contro il Liverpool in Champions League, per 1 a 0, dà comunque morale alla squadra. Il Sassuolo, invece, dopo il buon inizio di campionato, proverà a portarsi a casa punti, dopo la pesante sconfitta rimediata contro il Milan al Mapei Stadium ma l’ottimo inizio di campionato, tra cui la vittoria contro l’Inter alla prima giornata di campionato.
Il Napoli dovrà fare a meno di Mario Rui, squalificato, e di Meret, Ghoulam, Chiriches e Younes; il Sassuolo, invece, si ritrova indisponibili Peluso e Duncan. Il Napoli, a livello statistico, ha giocato contro il Sassuolo per 10 volte, dalla stagione 2013-14, da quando, cioè, la formazione neroverde gioca nella massima categoria calcistica italiana, perdendo una volta sola (il Sassuolo si impose sul Napoli in casa il 23 agosto 2015, per 2 a 1).
Lazio-Fiorentina
Il big match della giornata, diretto dall’arbitro Orsato di Schio, tra due formazioni in cerca di riscatto e di conferme: la Lazio, in calo dopo la sconfitta per 3 a 1 nel derby contro i cugini della Roma e l’altra, pesante, in Europa League contro l’Eintracht Francoforte per 4 a 1. Alla Lazio, da inizio campionato, manca una vittoria negli scontri diretti: nessuna tra queste gare ha permesso alla formazione biancoceleste di imporsi o di guadagnare almeno un punto. La sconfitta della Lazio per 2 a 1 contro il Napoli e per 2 a 0 contro la Juventus, prima di perdere ancora per 3 a 1 contro la Roma, ha provocato un gap per la Lazio tra vittorie e sconfitte che dovrà essere, almeno parzialmente, colmato con una vittoria.
La Fiorentina, invece, almeno sulla carta parte sfavorita per il fattore campo, anche se il punto più interessante della sfida sarà vedere chi, per la prima volta in campionato, riuscirà ad imporsi: anche per i Viola si tratta di una chiamata alla prima vittoria stagionale, per quanto riguarda uno scontro diretto. La Fiorentina, infatti, viene fin qui da due sconfitte di misura contro le squadre tra le più blasonate del campionato: una sconfitta per 1 a 0 contro il Napoli e un’altra, per 2 a 1, contro l’Inter.
Milan-Chievo
Il Milan di Rino Gattuso è a caccia di conferme dopo le due belle vittorie contro Sassuolo, fuori casa domenica scorsa, per 4 a 1, e contro l’Olympiakos per 3 a 1, in Europa League di giovedì. Una sqaudra, tuttavia, che resta ancora un punto di domanda, almeno per quanto riguarda il reparto difensivo, capace di subire ancora diversi goal, e l’attacco che, da inizio campionato, dimostra di riuscire ad incidere maggiormente con Cutrone, il ragazzino capace di stupire ogni volta di più e di dare speranza per il futuro nell’attuale, carente ricambio generazionale della Nazionale Italiana, a fianco de El Pipita Higuaín.
Sono i numeri a confermare l’efficacia di gioco dell’attacco. Higuaín e Patrick, infatti, insieme sono davvero stellari: 4 goal, 3 realizzati da Cutrone e uno da El Pipita, in 65 minuti di coppia. Per la difesa, l’attesa maggiore (non per Milan-Chievo) sarà quella di vedere, una volta per tutte, almeno tre quarti della difesa italiana: Conti terzino, Caldara e Romagnoli in mezzo. A proposito di Caldara, come mai deve ancora scendere in campo? Il ragazzo classe ’94, secondo la Gazzetta dello Sport, sta ancora lavorando a parte. Caldara è probabilmente il giocatore più atteso del mercato estivo, anche perché tutto il popolo della Serie A sarà incuriosito da colui che, a detta di molti, sarà a fianco di Romagnoli “il futuro Azzurro“.
Il Chievo, ancora a -1 dopo la penalizzazione subita per il caso delle plusvalenze fittizie, in questo campionato non ha mai vinto, come accaduto al Frosinone. In difficoltà anche dalla penalizzazione inflitta dal tribunale, non avrà gara facile, ma i clivensi, in 17 anni di Serie A, sono stati in grado ogni tanto di compiere qualche sgambetto alle grandi, soprattutto nei primi anni di Serie A. Il Milan per il Chievo è la squadra più difficile da fermare: su 16 gare disputate interne a San Siro, il Milan ha vinto per 14 volte e pareggiato per sole due.
La prima volta tra Milan e Chievo fu nel 2001, in un freddo giorno di dicembre, con una vittoria rossonera, piuttosto sofferta:
Spal-Inter
Una partita che segna una svolta nel campionato per l’Inter, carico dalla vittoria per 2 a 1 in Champions League contro il PSV Eindhoven: attenzione, però, per chi è scaramantico. L’inter finora in campionato ha perso le sue due partite contro due formazioni emiliane: contro il Sassuolo prima, 1 a 0 a Reggio Emilia, e contro il Parma poi, per 1 a 0 a San Siro. Solo Bologna ai nerazzurri ha portato bene, col 3 a 0 inflitto in trasferta alla formazione rossoblu allo Stadio Dall’Ara. La Spal, dopo un inizio arrembante con la vittoria su Bologna, Parma e Atalanta, è alla ricerca di punti anche per rompere la statistica storica che parla a favore dei nerazzurri: 23 successi per l’Inter totali su 34 gare giocate e ultima vittoria ferrarese che risale al febbraio 1962.
La curiosità dell’ottava giornata
Alcuni dei filmati delle partite disputate tra gli anni ’90 e 2000 sono tratti dalla nota e storica trasmissione RAI, 90° Minuto, quella che fino all’avvento di internet era la trasmissione calcistica più attesa per guardare le azioni salienti e soprattutto i goal di un pomeriggio domenicale di campionato appena trascorso. Da dove proviene la sua famosa sigla? Il pezzo, dalla durata di 2 minuti e 14 secondi, venne realizzato nel 1966 dal compositore e trombonista olandese Jan Stoeckart (1927-2017) e nei vari pseudonimi con cui si firmava il musicista Stoeckart, spiccava anche quello di Jack Trombey. Il motivo musicale si intitola Pancho e il giornalista sportivo Paolo Valenti, fondatore di questa trasmissione, lo scelse per la sigla del relativo programma RAI, a cui diede vita nel 1970.
Nicola Pisetta